Le 11 leggi di Mescolanza dei Colori

Le leggi di Mescolanza dei Colori sono delle possibilità d'interpretazione del principio di funzionamento dell'organo visivo. Le leggi di Mescolanza dei Colori si occupano di quella manipolazione dell'organo visivo che ha per scopo l'attivazione del meccanismo sensitivo volta a sottolineare alcune precise sensazioni del colore. Tale manipolazione può avvenire nei punti più diversi della catena d'azione tra l'emissione della luce e la sensazione del colore.

Küppers distingue 11 leggi di Mescolanza dei Colori, di cui le più importanti sono le leggi di Mescolanza Addititiva, Sottrattiva ed Integrata.

La legge di Mescolanza Ottica si riferisce alla capacità di dissoluzione della retina. Il riconoscimento dei dettagli dipende dalla grandezza dei coni e dei bastoncelli. Le strutture più fini non vengono più riconosciute singolarmente. I loro riflessi si mescolano insieme e producono una nuance di colore percepita come omogenea. Esempio: i fili multicolore di una stoffa, che si possono distinguere con la lente d'ingrandimento, ma che appaiono un tutt'uno ad occhio nudo. Oppure la stampa a retino. Nel caso di un retino molto fine con più di 60 linee per cm, i singoli punti della trama non sono più visibili.

La legge di Mescolanza Rapida risulta dalla velocità di reazione delle cellule visive. Se vengono applicati su un disco settori dai colori differenti, questi non vengono più riconosciuti singolarmente una volta che il disco ha raggiunto una certa velocità di rotazione. Esempio: un film al cinema sembra essere composto da immagini in continuo movimento, perchè l'occhio non è in grado di distinguere 24 singole immagini al secondo.

La legge di Mescolanza Additiva si riferisce alla modulazione dello stimolo del colore. Le luci-colore nei 3 Colori di Base Rosso Arancio (R), Verde (G) e Blu Violetto (B) si rivolgono direttamente alle cellule visive. L'intensità di ognuno può venire regolata tra zero e 100%. Come Colore di Base acromatico deve essere presente il Nero (K) per compensare i valori differenziali. In questo modo l'organo visivo viene indotto ad emettere tutta la gamma dei colori. Esempio: la televisione cromatica (televisione a colori)

La Miscela Additiva (descrizione dettagliata)


La legge di Mescolanza Sottrattivasi riferisce alla capacità di assorbimento dei materiali trasparenti. I 3 Colori di Base Giallo (Y), Rosso Magenta (M) e Blu Cyan (C) devono essere disponibili come strati di filtraggio trasparenti. Come Colore di Base acromatico deve essere a disposizione il Bianco (W) per compensare i valori differenziali. La moltitudine dei colori diventa visibile, potendo variare in ogni strato di colore la quantità di colore tra zero e 100%. Esempi: la fotografia a colori, la stampa a tre e quattro colori.

La Miscela Sottrattiva (descrizione dettagliata)


La legge di Mescolanza Integratasi riferisce anch'essa al potere di assorbimento della materia, ma a quello della materia coprente. In questo caso sono necessari tutti gli 8 Colori di Base. Prima si procede alla mescolazione dei colori, quindi all'applicazione di un'unico strato coprente, considerando che il colore dello sfondo non presenta alcun'importanza. Nel caso della Mescolanza Integrata, viene osservato in modo stretto il principio della Mescolanza Acromatica. Tutti i valori acromatici vengono ottenuti in questo caso dai due Colori di Base acromatici K e W. I Colori di Base cromatici vengono utilizzati esclusivamente per aggiungervi i valori cromatici.

La Miscela Integrata (descrizione dettagliata)


La legge di Mescolanza Cromatica si riferisce anch'essa al potere di assorbimento del materiale coprente, ma riguarda unicamente i 6 Colori di Base cromatici. Anche in questo caso si procede dapprima ad una mescolazione, quindi all'applicazione di un unico strato di colore coprente. Di nuovo il colore dello sfondo non riveste alcun'importanza e può quindi essere di qualunque tipo. Ora però i valori acromatici vengono creati dalla Mescolanza Cromatica, ossia dalla neutralizzazione rispettiva di colori contrari (complementari).

La legge di Mescolanza Bianca e la legge di Mescolanza Nera completano la legge di Mescolanza Cromatica. Nel caso della Mescolanza Bianca sono a disposizione i 4 Colori di Base coprenti, W, Y, M e C. I 4 Colori di Base restanti, ossia Blu Violetto (B), Verde (G), Rosso Arancio (R) e Nero (K) servono per la Mescolanza Nera. In entrambe le leggi i Colori Acromatici vengono creati dalla mescolanza di colori cromatici, ossia attraverso la rispettiva neutralizzazione di colori cromatici complementari. Ma l'aggiunta dei due Colori di Base acromatici K e W consente di creare le nuances di colore annerite o sbiancate, che non possono essere ottenute attraverso la Mescolanza Cromatica.

La legge di Mescolanza Grigiautilizza ugualmente gli 8 Colori di Base coprenti. In questo caso si aggiungono però i colori ausiliari acromatici Grigio Chiaro (Gc), Grigio Neutro (Gn) e Grigio Scuro (Gs). Abbiamo a che fare quindi, contando anche W e K, con 5 colori acromatici utilizzati per la mescolanza.

La logge di Mescolanza del Colorante è importante quando occorre colorare una massa bianca. Per esempio, quando un imbianchino desidera colorare la pittura ad emulsione (coprente) nel suo secchio. A tal scopo necessita di coloranti liquidi trasparenti nei 6 Colori di Base cromatici, ossia Y, M, C, R , G, B e del Colore di Base acromatico K.

La legge di Mescolanza delle Nuancessi riferisce ad un colorante coprente qualsiasi. Si può ovviamente mescolare qualsiasi colorante coprente con un altro colorante coprente. Questo succede nella maggioranza dei casi ai pittori, che stendono sulla loro tavolozza i colori di tubetti diversi e li mescolano così prima di applicarli sul quadro.

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