Che cos'è veramente il colore?

La catena d'azione tra la luce e la sensazione del colore

L´illuminazione (1) va a colpire un oggetto. Una parte della luce viene assorbita e trasformata in calore(2). La parte di luce che non viene assorbita, ossia la luce residua, viene riflessa come stimolo del colore (3) nell'occhio di colui che osserva (4). Secondo i processi propri degli organi visivi di adattamento, di conversione e di contrasto simultaneo, per ogni punto dell'immagine (pixel) si crea un codice elettrico sulla retina, che viene inviato al cervello attraverso le vie nervose (5). Sulla base di questi dati incolori emerge il campo visivo policromatico tridimensionale in forma di coscienza (6).

Dalla luce alla sensazione del colore come coscienza

La luce

La luce è una radiazione di energia. Le radiazioni di energia sono vibrazioni elettromagnetiche che si differenziano tra loro in base alla diversa lunghezza d'onda. La lunghezza d'onda (frequenza) è la distanza tra due picchi d'onda. Vi è una gamma ininterrotta di radiazioni d'energia che si estendono da una frazione di nanometro fino a dei chilometri. Esse si chiamano: raggi gamma, raggi alfa, raggi x, luce, raggi di calore, televisione, radio ed elettricità. Tutte queste radiazioni d'energia si differenziano tra loro esclusivamente per le diverse lunghezze d'onda. Noi definiamo "luce" quelle radiazioni d'energia che si situano nell'ambito tra 400 e 700 nm, perchè riteniamo di poterle vedere. In realtà esse vengono dapprima soltanto registrate dai nostri organi visivi per poi essere trasformate in impulsi elettrici.

Jene Energiestrahlen im Bereich zwischen etwa 400 und 700 nm nennen wir Licht, weil wir glauben, sie sehen zu können. Tatsächlich werden sie aber zunächst nur von unserem Sehorgan registriert und in organeigene elektrische Impulse umgewandelt.

I raggi di luce sono radiazioni d'energia incolori. La luce non contiene alcun colore.

Il materiale

È noto che la materia è composta da atomi. Gli atomi si legano tra loro creando le molecole più diverse e danno in questo modo origine a materiali diversi. A seconda della sua struttura molecolare, la materia è in grado di assorbire una parte della luce che la colpisce. La parte di luce non assorbita viene riflessa e denominata quindi luce residua. Se questa luce colpisce l'occhio di colui che osserva, viene definita stimolo del colore.

Anche lo stimolo del colore è una radiazione d'energia incolore.

La luce del sole che colpisce una foglia verde.

La parte di luce riflessa che colpisce l'occhio di colui che osserva come stimolo del colore. Lo stimolo del colore è la luce residua.

Lo stimolo del colore

Le lunghezze d'onda dello spettro visibile possono venire rappresentate come dei gradi d'intensità assolutamente variabili all'interno dello stimolo del colore. Tale rappresentazione viene definita distribuzione spettrale.

Il colore che vediamo dipende dalla composizione spettrale dello stimolo del colore.

Registrazione da parte dell'occhio

Lo stimolo del colore proveniente dall'esterno viene proiettato sulla retina tramite il sistema visivo dell'occhio. Nella retina sono incastonate delle minuscole cellule visive, denominate coni e bastoncelli.

Le cellule visive trasformano l'energia elettrica dello stimolo del colore in impulsi di energia specifica dell'organo visivo, creando un codice elettrico.

Meccanismi correttori dell'organo visivo

Il codice formato nelle cellule visive, che conduce alla fine alla sensazione del colore, non corrisponde in modo lineare alle intensità spettrali dello stimolo del colore. L'organo visivo dispone infatti di diversi meccanismi correttori per potersi adattare in modo ottimale alle condizioni reali di illuminazione e di osservazione. In caso di elevatissima luminosità l'iris dell'occhio si chiude, riducendo in questo modo l'intensità complessiva dello stimolo del colore. Tale processo viene chiamato adattamento. L´adattamento alla composizione spettrale della luce d'illuminazione è definito conversione. Quando l´aspetto di un colore viene modificato dalla presenza di colori circostanti, si parla di contrasto simultaneo. Soltanto dopo che questi processi di adattamento hanno avuto luogo viene creato il codice elettrico specifico dell'organo visivo, che conduce infine alla sensazione del colore.

Le vie nervose

Tale codice elettrico viene indirizzato al cervello attraverso le vie nervose. Le cellule visive della retina sono collegate con il cervello in modo complesso e tramite connessioni intercalari di cellule gangliari.

Anche questo codice, in realtà, è ancora completamente incolore.

La sensazione del colore come coscienza

Non appena questo codice raggiunge il cervello, l´organo visivo lo trasforma nella sensazione del colore. Per ogni punto dell'immagine sulla retina viene creato un codice di questo genere, che conduce ad una sensazione del colore adeguata. L´organo visivo è uno strumento incredibilmente complesso e degno d'ammirazione, se si pensa alla corrente continua di dati che fluisce da ogni punto della retina verso il cervello, dove si forma l'immagine a colori.

Fino ad oggi nessuno è in grado di dire come avviene realmente il processo di formazione dell'immagine a colori tridimensionale nel cervello partendo da questi dati.

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